martedì 20 marzo 2012

Aspettando il Vinitaly 2012: alcuni consigli

Ultima settimana di attesa, domenica si parte con la più grande fiera sul vino in Italia.
4164 espositori e quasi 95.000 mq di esposizione, aziende italiane ma non solo. Quest'anno anche vini argentini, australiani, austriaci, brasiliani, tedeschi, francesi e via dicendo.
Grandi cambiamenti nelle date della fiera, non più dal giovedì al lunedì ma dalla domenica al mercoledì, una scelta che sicuramente privilegia gli operatori del settore e le aziende e non penalizza eccessivamente gli appassionati che possono visitare la fiera la domenica. Anche perché in fondo il Vinitaly dovrebbe essere una fiera riservata agli operatori del settore mentre nel passato, specialmente il sabato, si assisteva a orde di giovani più che ebbri vagare per gli stand, spesso cercando di accaparrarsi qualche bottiglia.

Come ogni anno si pone il solito quesito: cosa assaggiare?
E spesso, dopo essersi fatto un'idea su cosa assaggiare prima della partenza, si va a finire da tutt'altra parte e a bere cose (nel bene e nel male) che non ci saremmo mai sognati.
A mio parere la scelta migliore è di visitare 1, massimo 2 regioni ogni anno e all'interno di ogni regione cercare di fare un  percorso il più logico possibile.
Un esempio potrebbe essere la visita al padiglione 6 con Alto Adige e Friuli partendo con i bianchi alto atesini, passando poi ai bianchi friulani (Collioper ultimo) per passare quindi ai vari schiava, lagrein e pinot nero. A seguire qualche refosco, merlot e pinot nero friulani e per finire Ramandolo, Picolit, qualche passito alto atesino (Moscato Giallo e Gewurtztraminer) e dulcis in fundo Moscato Rosa.
Un altro bel giro è al padiglione B con la Campania. Potreste iniziare con i bianchi di Ischia e della Costa d'Amalfi, poi passare ai vari Greco di Tufo e Fiano d'Avellino. A seguire in rossi con qualche Piedirosso frizzante della Penisola Sorrentina, ad esempio un Gragnano, poi qualche rosso del Vesuvio e per finire Aglianico del Taburno e Taurasi. Se volete assaggiare qualche vino dolce alcune aziende producono della Falanghina passita.
Un altro padiglione interessante è il numero 11 dove potreste assaggiare dei bianchi Valdostani, Liguri ed Abruzzesi. Potreste partire con dei Blanc de Morgex, poi passare a dei Trebbiano d'Abruzzo, Pecorino e Cococciola e a seguire qualche Pigato e Cinque Terre Bianco. Da non perdere almeno un Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo. A seguire qualche rosso valdostano (fumin, petit rouge e pinot noir?), almeno un rossese ligure  e poi Montepulciano d'Abruzzo. Per quanto riguarda i vini dolci almeno uno Chambave Muscat valdostano, e ,se vi riesce, il rarissimo Cinque Terre Sciacchetrà. In questo padiglione poi ci sono anche alcuni produttori francesi e australiani, se vi va di provare qualcosa..
Questi sono solo alcuni consigli di itinerari ma ce ne sono molti altri altrettanto validi.
Una delle cose belle del Vinitaly è trovare ogni volta dei produttori a noi sconosciuti che ci entusiasmano con i loro vini e questo è senz'altro compito vostro. Per gli itinerari che vi ho proposto alcuni nomi potrebbero essere: Tramin per i bianchi ed i passiti a base di Gewurtztraminer, Colli di Lapio per il Fiano, Tenuta Ulisse per i rosati e bianchi abruzzesi, Cataldi Madonna per il Montepulciano d'Abruzzo.
Buone bevute a tutti.

Livio Del Chiaro

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