giovedì 19 dicembre 2013

Toscana, Terra di Vermentino

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un fenomeno un poco inatteso e per certi versi indecifrabile, la lenta ascesa dei bianchi toscani. Grazie ad alcuni abili produttori la Vernaccia di San Gimignano ha saputo esprimere tutto il suo potenziale e fornire interessanti interpretazioni di questo antico vitigno. Anche il nostro classico blend Trebbiano e Malvasia ha saputo regalarci diverse soddisfazioni, grazie ad una più attenta cura in vigna, ad una raccolta un poco anticipata, ad un miglioramento delle tecniche di vinificazione e soprattutto ad un reale interesse a produrre bianchi di qualità anche con i nostri vitigni "poveri". E poi i soliti internazionali, Chardonnay e Sauvignon Blanc su tutti. In zone un poco più fredde (Rufina ed Appennino) alcune piccole aziende si sono azzardate a piantare vitigni nordici come il Gewurtztraminer ed il Riesling, con risultati niente male.
Ma il vero trascinatore del vino bianco in Toscana è un altro, un vitigno fino a non molti anni fa piuttosto sconosciuto e relegato ai confini con la Liguria e che oggi è invece coltivato praticamente ovunque, il Vermentino. Il vino prodotto con questo vitigno viene fortemente influenzato dal terroir (il mix di microclima, terreno e tecniche di coltivazione) donandoci vini totalmente diversi in zone diverse come vedremo ben in dettaglio dopo.

Ma andiamo per gradi, e partiamo dalla storia, di cui peraltro non sappiamo molto. Da dove origini questo vitigno ancora non è noto, le ipotesi sono o che si sia diffuso dalla Spagna verso l'Italia ed isole o viceversa dalla Liguria verso isole e Spagna. Secondo un'altra ipotesi il Vermentino potrebbe appartenere, vista l'aromaticità del vitigno, alla grande famiglia delle Malvasie ed essere originario anche del Portogallo.
Il vitigno è più diffuso di quanto si pensi, solo che viene conosciuto con nomi diversi in zone diverse: Rolle nel sud della Francia,  Favorita in Piemonte, Rollo e Pigato in Liguria.
La sua diffusione oggi riguarda quindi principalmente Provenza, Corsica, Sardegna, Piemonte, Liguria e Toscana.
In particolare in Toscana viene coltivato da sempre in provincia di Massa-Carrara nellle zone del Candia e dei Colli di Luni e nella Lucchesia, specialmente a Montecarlo. Ma troviamo il vitigno un po' ovunque sulla costa, da Montescudaio a Bolgheri fino all'estremo sud della Toscana. Ed anche nell'entroterra si sta espandendo sempre di più ed è infatti presente nel Montecucco, nello Scansanese ed in generale in tutta la Maremma.
Quello che mi ha sempre affascinato del Vermentino è la sua ecletticità, la capacità di dare vini totalmente diversi in zone diverse, di far parlare il terroir. Oggi parleremo dei vermentini toscani ma in seguito mi piacerebbe fare una carrellata sui vermentini da tutta Italia ed Europa.

La zone dove si coltiva il Vermentino da più tempo è quella al confine con la Liguria, in provincia di Massa Carrara. Il Colli di Luni Vermentino DOC è forse la sua migliore espressione in questa parte della Toscana. Il Vermentino in queste irte colline dona vini fortemente aromatici con note di frutta esotica, ananas e passion fruit, e di piccole erbe aromatiche. Ad una moderata alcolicità si aggiunge una buona acidità ed una leggera sapidità. Sono vini di pronta beva, freschi e piacevoli, perfetti per accompagnare i piatti a base di pesce tipici della zona.
Simili i Vermentini della doc Candia ma con una vena aromatica meno marcata e spesso prodotti anche in una versione leggermente abboccata.
Anche a Montecarlo troviamo questo vitigno ma qui in uvaggio con gli altri vitigni locali (Trebbiano, Malvasia, Semillon, Roussanne, Sauvignon Blanc) per donarci l'ottimo Montecarlo Bianco, uno dei più piacevoli vini bianchi del centro Italia.
Altra patria del Vermentino è considerata la zona litoranea di Bolgheri, dove anche l'omonima DOC prevede un monovarietale con questo vitigno.
In questa zona il vino prodotto è totalmente diverso da quello dei Colli di Luni. Le note di frutta esotica non sono qui presenti, sostituite da lievi sentori di agrumi e pera e forti note minerali. Il vino è più alcolico, di corpo e sapido, spesso per l'estrema vicinanza dei vigneti al mare e per la diversa conformazione dei terreni. Gli abbinamenti possibili sono sempre piatti a base di pesce ma anche carni bianche e formaggi a pasta molle.

Simile al Vermentino di Bolgheri è quello della costa Grossetana e dello Scansanese, vini minerali, sapidi ed abbastanza alcolici.
Altra zona di elezione del Vermentino è per finire quella del Montecucco, a cavallo tra Montalcino e la Costa. Qua il Vermentino dona vini più profumati e morbidi di quelli costieri, meno sapidi ed abbastanza alcolici.
Negli ultimi anni alcuni produttori hanno anche azzardato ad usare botti di legno per l'affinamento del Vermentino con risultati buoni ma non eccelsi, a mio avviso perché con tale affinamento si perde la vena acida e sapida che più caratterizza questo vitigno.


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