giovedì 4 febbraio 2016

Espressioni di Montecucco 22-01-2016

Come soleva dire Goethe, "la vita è troppo breve per bere vini mediocri", e quindi anche questa volta abbiamo preso alla lettera le sue parole e ci siamo versati nel bicchiere un sorso di Toscana (strano direte voi) con una scorza di Maremma ed un pizzico di Montalcino (non siamo impazziti, non temete!!).

Ma partiamo dall'inizio, dal Montecucco, quel territorio che si estende dalle pendici del Monte Amiata in quella fascia di terra compresa tra il fiume Orcia a Nord e lo scansanese a sud, in pratica la zona compresa tra le DOCG Brunello di Montalcino e Morellino di Scansano che per anni hanno un poco offuscato la degna fama dei vini di questa splendida zona. Fino a che nel 2011 è giunta la tanto agognata DOCG per le denominazioni Montecucco Sangiovese e Montecucco Sangiovese Riserva e da allora qualcosa è cambiato o perlomeno sta cambiando!
Sin dal lontano 2008 quando io e Bianca abbiamo conosciuto questi vini ci siamo subito appassionati ed abbiamo sempre creduto nella qualità di questo "terroir", dal 2009 appena aperta la nostra Divina Enoteca abbiamo iniziato a proporre e far conoscere la allora doc Montecucco e nel 2011 è iniziata la collaborazione con il Consorzio Montecucco che è sfociata nell'organizzazione della prima edizione di Espressioni di Montecucco, il 20 Ottobre 2011, grazie anche al prezioso aiuto di Fisar Delegazione Firenze che da allora ci ha accompagnato nell'organizzazione di questo evento che ogni anno si è ripetuto con sempre maggiore interesse e partecipazione.
Siamo quindi giunti alla quinta edizione di "Espressioni di Montecucco", una degustazione al banco dei vini del Consorzio Montecucco che come sempre si è tenuta nei locali de La Divina Enoteca, in centro a Firenze.

Le aziende presenti erano 19 come i vini in degustazione, rappresentativi di tutte le denominazioni di questa zona, le DOC Montecucco Rosso e Montecucco Rosso Riserva e le DOCG Montecucco Sangiovese e Montecucco Sangiovese Riserva.
I vini in degustazione erano in rigoroso ordine alfabetico:
Amiata Vini con il Montecucco Sangiovese Lavico 2011
Assolati con il Montecucco Sangiovese 2012
Basile con il Montecucco Sangiovese Cartacanta 2011
Collemassari con il Montecucco Sangiovese Riserva Poggio Lombrone 2012
Devino Salvo con il Montecucco Rosso Auspicium 2014
Le Calle con il Montecucco Sangiovese Poggio d'Oro 2012
Le Maciarine con il Montecucco Rosso 2012
Marinelli con il Montecucco Rosso dei Marinelli 2012
Mazzi Lea con il Montecucco Rosso Riserva Nicciolaia 2012
Palmoletino con il  Montecucco Sangiovese Fondo di Pi 2012
Parmoleto con il Montecucco Sangiovese 2011
Perazzeta con il Montecucco Rosso Alfeno 2013
Peteglia con il Montecucco Sangiovese 2012
Pierini Brugi con il Montecucco Rosso Riserva Sugherettaio 2012
Poderi Firenze con il Montecucco Rosso Sottocasa 2011
Poggio al Gello con il Montecucco Sangiovese Riserva Rosso del Gello 2011
Poggio Stenti con il Montecucco Rosso Tribulo 2012
Tenuta l'Impostino con  il Montecucco Rosso 2011
Vegni Medaglini con il Montecucco Sangiovese Riserva l'Addobbo 2011.


Come ogni anno il livello dei vini è stato molto alto ed è stato molto interessante valutare annate così diverse come 2014, 2013, 2012 e 2011.
Molto freschi, fruttati e di pronta beva i Montecucco Rosso assaggiati, specialmente quelli affinati solo in acciaio. Tanti piccoli frutti rossi e note floreali.
Abbiamo riscontrato una complessità maggiore nei Montecucco Sangiovese con note di spezie dolci ed erbette che si sono andate ad aggiungere ai piccoli frutti rossi e la viola tipici del Sangiovese in questa zona. Vini già piacevoli da bere ma con un bel futuro in prospettiva.
Per le riserve invece va fatto un discorso diverso visto che sono risultate tutte piuttosto giovani e con un lungo affinamento davanti. Al naso si avvertono sentori che spaziano dalla frutta rossa matura alla confettura, note boisé, spezie e sentori minerali. In bocca sono vini ancora piuttosto austeri con una grande acidità accompagnata da un tannino che deve ancora ammorbidirsi un poco ed una nota legnosa ancora troppo pronunciata. Come i grandi Brunello d'altronde ed il paragone è tutt'altro che forzato!


Nel complesso grande qualità ed immensa soddisfazione nel vedere come questa zona sta assumendo a poco a poco una sua connotazione ed una sua personalità ben distinta dai famosi vicini.
Grazie Montecucco e viva il vino!!!!

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