domenica 11 settembre 2011

Apre La Divina Enoteca: un posto tranquillo dove poter degustare un bicchiere di buon vino!

Il 12 dicembre del 2009 ha aperto in via Panicale, in pieno centro storico a Firenze, la nostra enoteca, frutto di tanto duro lavoro! Ecco a voi un po' di storia!www.ladivinaenoteca.it

Sin dalla fine dell'ottocento nel caratteristico quartiere di San Lorenzo sotto i loggiati ottocenteschi di via Panicale, era possibile ammirare la "Salumeria Ciatti", un caratteristico negozio di generi alimentari conosciuto anche all'estero per il baccalà e lo stoccafisso e per gli arredi marmorei dei primi anni ’30.
Gli arredi erano quelli di un tempo e ci trasportavano in un'atmosfera da primi del Novecento: scaffalature in legno di faggio e sul soffitto travicelli di legno con appesi gli stoccafissi, mentre dietro il banco di vendita campeggiavano scaffali in marmo e abete con allineati vini e oli toscani, pomodori pelati e grandi scatole di tonno. Si vendevano civaie, alimenti vari, e il baccalà, la vera e propria specialità di questo negozio.
Il capostipite Enrico Ciatti trasferì nel 1895 la sua attività di civaiolo dal vecchio mercato di Firenze nell'ottocentesco palazzo di via Panicale 19/r. La famiglia Ciatti vi iniziò un'attività di salumeria, in seguito decise, pur mantenendo l'attività originaria di salumeria, di allargare la propria attività con la vendita di baccalà.
Questo tipo di prodotto così particolare, convinse il figlio di Enrico, Giovanni Ciatti a dedicargli parte importante della propria immagine, tanto che nel 1932 il fondo venne ristrutturato. Si decise quindi di arredare la parte del fondo più prospicente la strada con elementi dedicati principalmente alla vendita del baccalà. Furono così scolpite dallo scultore Giovanni Tiglio le 4 favolose vasche di marmo usate per l'ammollo del baccalà ed i 4 mascheroni raffiguranti due tritoni e Nettuno dalla cui bocca esce tuttora l'acqua. Furono inoltre costruiti due splendidi banconi in marmo e tutte le pareti del negozio furono coperte da marmo bianco di Carrara.  Negli anni sessanta l'attività fu continuata dai nipoti di Giovanni, Francesco ed Enrico fino al 1998.
Dopo quasi 12 anni di inattività, oggi la figlia di Francesco, Bianca, e Livio hanno deciso di riportare il fondo agli "antichi splendori", restaurando completamente le vasche ed i mascheroni, una parte delle pareti in marmo. 

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