giovedì 12 febbraio 2015

Il Sommelier dell'anno Fisar 2014

Oggi vi parlerò di un'avventura nata improvvisamente nella primavera del 2014, quando ho deciso di iscrivermi alle selezioni del Centro Italia per il Miglior Sommelier Fisar 2014.
Un po' per la voglia di mettermi alla prova, un po' per pura follia, in una decina di giorni ho fatto una preparazione molto intensiva con la speranza di qualificarmi e poter poi preparare con calma la finale. E così è stato.
Dopo il secondo posto alle selezioni ho iniziato da una parte a ripassare la teoria (la cosa di cui avevo forse meno bisogno) e dall'altra a fare (molta) pratica nel servizio e nella degustazione.
Grazie al prezioso aiuto e sostegno di Bianca, alla pazienza di Laura ed Andrea (Maggi e Micheli rispettivamente) nel servizio ed ai consigli di Giampaolo (Zuliani) nella degustazione sono arrivato alle finali decisamente più preparato ed un poco più sicuro.
Venerdì 17 Ottobre, verso fine mattina arriviamo a Bologna ed appena arrivato in hotel vado a mettermi in tenuta da lavoro, lo smoking!

La tensione prima della gara era molta ed i concorrenti sembravano tutti molto agguerriti.
Iniziamo con la prova scritta, quella in cui mi sentivo più preparato ed infatti va tutto bene.
Poi il sorteggio per la prova orale e pratica e pesco il n.2, secondo!
Dopo una trepidante attesa entra il primo candidato ed il tempo passa lento e pieno di tensione. Quando finalmente esce il primo candidato entro spedito nella stanza, armato di Tastevin, cavatappi, frangino, termometro e la mia pinza per gli spumanti, i cinque immancabili strumenti del Sommelier.
Inizio subito con la prova di servizio al tavolo, prendo la comanda, scelgo il vino, lo presento al tavolo, lo stappo, lo assaggio ed infine lo servo ai commensali. Tutto abbastanza bene.
Quindi la degustazione alla cieca di un vino, uguale per tutti gli aspiranti. E' un rosso dal colore cupo e dai sentori di frutta rosse e spezie, di buona struttura e persistenza. Finita la degustazione si parte con l'orale, una domanda da ognuno dei 6 giurati, si spazia dall'enografia alla viticoltura, dalla degustazione agli abbinamenti. Anche l'orale va piuttosto bene.

Mi accomodo in sala a pensare all'esame ed ad osservare gli altri candidati. Quando anche l'ultimo candidato, il nono, ha terminato la prova ci riuniamo tutti davanti alla giuria per un'ultima domanda ciascuno.
Finalmente tutto è finito, ma l'attesa è ancora lunga perché la proclamazione verrà fatta la sera successiva durante la cena di gala.
Il venerdì ed il sabato passano lenti e l'attesa si fa sempre più fremente. Finalmente inizia la cena di gala ed inizio il servizio dei vini ai tavoli. Quando la cena volge al termine e dopo numerose premiazioni giunge finalmente il momento della proclamazione del vincitore del trofeo Rastal Miglior Sommelier dell'Anno 2014 Fisar. Viene proclamato il terzo classificato, Elena Burroni della Delegazione di Siena Valdelsa, una brava e giovane sommelier anche lei alla prima partecipazione. Poi il secondo, Vincenzo Lauria della Delegazione di Treviso. A questo punto inizio veramente a pensare che il sogno impossibile potesse veramente avverarsi e quando viene annunciato il mio nome seguito dalle urla degli amici, impazzisco di gioia, esulto e non capisco più nulla. Mi precipito sul palco, prendo tutti i premi, lancio saluti a tutti quelli in sala e poi quando tutto e finito vado ad abbracciare la mia Bianca e tutti gli amici in sala. Una gioia immensa ed una grande soddisfazione. E spero che questo sia solo l'inizio di una bella storia!
L.

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