giovedì 22 gennaio 2015

Sapori dell'Etna: Degustazione dei vini di Passopisciaro 21-01-2015

Mercoledì 21 gennaio presso i ristorante I Cinque Sensi di Firenze si è tenuta una bella degustazione con tutti i vini dell'azienda etnea Passopisciaro.
La degustazione, organizzata dall'amico Davide Bonucci dell'Enoclub Siena, è stata guidata per la parte teorica dal Gabriele Grazi, enologo dell'altra tenuta aziendale (Tenuta di Trinoro) e per la parte degustativa da me.
L'Azienda Passopisciaro è nata grazie alla volontà di Andrea Franchetti nel 2001 e prende nome dal borgo di Passopisciaro nel comune di Castiglione di Sicilia.
Parlare di Etna è sempre un'emozione e prima di poter descrivere i fantastici vini che questa regione può regalarci bisogna fare alcune piccole precisazione.
La zona dell'Etna è di origine vulcanica e quindi i terreni su cui vengono piantate le viti, spesso a piede franco, sono essi stessi formati in seguito a colate laviche successive. Una spiegazione più approfondita la lascio per un post successivo ma basti sapere che il risultato finale di tutto ciò è un'estrema eterogeneità dei terreni, anche a distanza di pochi metri, fattore che si riversa sui vini prodotti.

Il Nerello Mascalese per certi versi è un po' il Pinot Nero etneo in quanto è capace di trasferire al vino tutte le differenze date dal terreno dal clima e dall'annata, dal terroir in poche parole.
Ma non mi dilungo oltre e passo ad una descrizione dei vini degustati, tutti 2012 ad eccezione del bianco GUARDIOLA, un 2013. E proprio con questo parte la degustazione, l'unico bianco della serata ed uno dei pochi Chardonnay prodotti nell'Etna. Il vino fa un breve passaggio in grandi botti di legno e poi viene affinato in cemento. Guardiola si presenta nel bicchiere con un bel colore giallo dorato chiaro, cristallino e molto trasparente. Al naso le note principali sono quelle minerali, fattore comune a tutti i vini etnei, frutta bianca (pera) e agrumi, piccoli fiori bianchi. In bocca è un vino sapido, fresco, persistente con un finale agrumato e leggermente floreale e vegetale. Ancora giovane ma dalle belle prospettive.
Secondo vino il PASSOPISCIARO, l'unico blend di varie contrade, il primo vino aziendale prodotto e forse anche il punto di forza. Andrea Franchetti per il suo modo di intendere il vino vicino a quello di Bordeaux effettua delle vendemmie tardive e delle macerazioni piuttosto lunghe con il risultato che i suoi vini sono più scuri, concentrati e alcolici di altri e facilmente riconoscibili. In ogni caso il colore è quello di questo vitigno, un bel rosso rubino chiaro e brillante. Al naso il vino si apre con note di piccoli frutti rossi, violetta, note balsamiche e dopo un po' di permanenza nel bicchiere vengono fuori anche le spezie con distinti sentori di cacao. In bocca il vino è molto fresco, quasi tagliente, il tannino è ben presente, buona la sapidità e la persistenza. Un vino decisamente giovane ma con un grande avvenire.
A questo punto iniziamo con la  degustazione dai vini dalle singole contrade i Cru.
Partiamo con il RAMPANTE, da un vigneto oltre i mille metri. Il vino si presenta nel bicchiere con un bel rosso rubino chiaro, brillante, al naso note di macchia mediterranea, salvia, rosmarino, piccoli frutti rossi, arancia rossa. In bocca è soave, fresco, tannico ancora giovane ed in divenire.
Seconda contrada CHIAPPEMACINE sita a circa 550 m slm. Colore rosso rubino più intenso del precedente, al naso frutta rossa, fiori freschi, e note minerali, quasi ematiche. In bocca è fresco, sapido, giustamente tannico e anche questo ancora decisamente giovane.
Passiamo quindi alla contrada SCIARANUOVA, tra 850 e 900 m, un vino di un bel rosso rubino chiaro, al naso nette note di fragoline di bosco e piccoli frutti rossi in prevalenza. In bocca è il più equilibrato fino a questo punto con una buona acidità ed un tannino ben bilanciato il tutto accompagnato da una buona morbidezza.
Prossima contrada è GUARDIOLA, tra 800 e 1000m, un vino rosso rubino chiaro che al naso presenta note di arancia rossa, piccoli frutti rossi, mandorla amara. In bocca è un vino di corpo, fresco, giustamente tannico, morbido, quasi pronto.
Ultima contrada PORCARIA, tra 600 e 700m, la più prestigiosa per l'azienda. Colore rosso rubino, al naso sentori dei frutta rossa, note minerali, spezie, liquirizia. In bocca è il più morbido, equilibrato, il più bordolese e pronto.
Per finire una curiosità, il FRANCHETTI, omonimo del produttore, un blend di Petit Vedot (70%) e Cesanese di Affile (30%) affinato in barrique nuove. Un omaggio del produttore alla sua Bordeaux, ed alla sua terra di origine, il Lazio. Un vino totalmente diverso dagli altri che si presenta nel bicchiere con un colore rosso porpora intenso, al naso forti note di iodio, affumicate, frutta rossa matura, boisé. In bocca è un vino di gran corpo e freschezza, un tannino ancora molto potente e che avrà bisogno ancora di 4-5 anni di bottiglia per poter essere apprezzato in tutta la sua potenzialità.
Per concludere direi che è stata proprio una bella serata, tra amici, in cui ho imparato qualcosa e soprattutto degustato dei grandissimi vini.
Un grazie di cuore a Davide Bonucci che mi ha dato la possibilità di partecipare e di guidare questa bella degustazione.
Livio

Nessun commento:

Posta un commento